Alcuni ritengono tutt’oggi che Francesco d’ Assisi sia l’ inventore del Presepe , cioè di quello atto di devozione paraliturgica e anche popolare, che si fa ogni anno a Natale . Ma le cose stanno diversamente , sebbene vi sia un fondo notevole di verità . San Francesco d’ Assisi nella notte di Natale del 1223 , fece non il primo presepe , ma semmai il primo presepe vivente, dopo Betlemme .
Il presepe non fu inventato da S. Francesco , perché si trovano rappresentazioni precedenti al 1223 e allo stesso Francesco (1182-1226) , risalenti persino ai primissimi secoli d. C. , come ad es. la Adorazione dei Magi delle Catacombe di Priscilla .
Anzi questo presepe prefrancescano , ebbe pure tipologie iconografiche . Una di queste è appunto Gesù , quale Bambino , mostrato in braccio alla madre e visitato dai Magi , come nelle Catacombe di Priscilla . Più tardi , spesso nei sarcofagi , si rappresenta Gesù in fasce sulla mangiatoia , tra un asino e un bue , come nel Sarcofago di Stilicone alla Basilica Ambrosiana di Milano. I Vangeli canonici (Marco, Luca, Matteo e Giovanni) tuttavia non menzionano il bue e l’ asinello ; ma in Isaia 1,3 è scritto : “Cognovit bos possessorem suum, et asinus praesepe domini sui” : “Il bue ha conosciuto il suo possessore e l’ asino la mangiatoia del suo padrone” .
Si diffonde poi una iconografia della quale lo stesso Giotto nella Cappella degli Scrovegni padovana , riporta alcune caratteristiche : la Madonna distesa su un grande cuscino , Gesù su una mangiatoia che si staglia su una grotta , stretto in fasce (assenti in Giotto) quasi come una mummia , attorniato dall’ asino e dal bue , quando scende su di lui un raggio della cometa o da qualche stella ; e Giuseppe se ne sta in disparte , in forma di pastore , forse tentato dal diavolo. In lontananza si vedono giungere i Magi , mentre gli angeli fanno l’ annuncio ai pastori, e le donne , altrove , lavano il Bambino . Esempi di questa iconografia , li abbiamo nell’ Affresco della Chiesa di S. Maria Foris Portas a Varese (VII-VIII sec. d. C.) , in una Copertina lignea di un Reliquiario del IV° secolo al Museo Sacro Vaticano di Roma , nella Icona della Natività della Scuola di Rublëv nella Galleria Tretjakov a Mosca .
Tuttavia , San Francesco , al di fuori delle cosiddette «Rappresentazioni liturgiche o misteri del Natale» , fu forse il primo a rappresentare il Presepe vivente , cioè con i protagonisti principali in forma di “attori” : infatti, sia San Bonaventura nella sua “Vita di san Francesco..”, che Tommaso da Celano sotto , dicono le stesse cose . Celano così si esprime: Si accomoda la greppia , vi .. pone il fieno e si introducono il bue e l’ asinello ; poi si aggiunge che in visione , il cavaliere Giovanni Velita : Vide nella mangiatoia giacere un fanciullino privo di vita, e Francesco avvicinarglisi e destarlo ; ma questo fanciullo sulla mangiatoia è appunto , frutto di visione ; non viene detto pertanto che un neonato vero , fu posto nella mangiatoia , come si vede nella rappresentazione dello Eremo di Greccio .
Pertanto il primo presepe vivente francescano , forse il primo in assoluto , incluse il fieno , il bue e l’ asinello , la mangiatoia , i fedeli alla messa che possono dirsi , visitatori del Presepe ; ma mancano i protagonisti principali , Gesù , Giuseppe e Maria . Però Francesco col suo gesto rinfocolò lo stesso la devozione; e in tal senso , è pacifico che aprì la strada a tutte le successive rappresentazioni presepiali . Tra queste , specialmente a quella del cosiddetto Presepe Vivente . Dopo il 1223 , Gesuiti e Domenicani e parroci e vescovi , rappresentano con continuità il Presepe ; ma ancora il fenomeno , anche per motivi economici , non interesserà le famiglie private ma resterà in gran parte confinato a chiese e conventi .
Anche nella Canosa Cristiana nelle prime catacombe si venerava la Sacra Famiglia di Betlemme , tuttora grazie al Comitato Presepe Vivente di Canosa, viene realizzato un Presepe Vivente suggestivo perché si entra nella piccola Betlemme , come era sognata da San Francesco d’Assisi, il visitatore viene coinvolto nella scena e paesaggio della Natività, per essere presente come 2000 anni fa, dove in piccola città è nato il Salvatore del Mondo, ormai il presepe è ormai un fatto universale , patrimonio di tutti i popoli cristiani , oltre la Europa e l’ America ; pertanto , questi popoli ed etnie son destinate a indagare e descrivere ulteriormente e a loro modo il mistero della natività; si che altre elaborazioni o tipologie di presepe , son già in atto , e sono alla porta , per vedere uno spaccato di Betlemme di invitiamo a vistarlo presso la Zona Costantinopoli il 29 – 30 Dicembre 2012 e 2- 3 – 5- 6 Gennaio 2013 dalle ore 17.30 alle ore 20.30 , per poter meglio comprendere il valore cristiano del Presepe.
Il Presidente Sede A.I.A.P. di Canosa di Puglia
Orazio LOVINO
N.B. Le Foto del Presepe Vivente di Canosa di Puglia sono di Domenico Zagaria di Andria.
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