Per iniziare il lavoro è sufficiente disporre di una attrezzatura di base che prevede:
1) Gesso Alabastrino o scagliola (materiale largamente usato, di rapida essiccazione);
2) Stucco per legno o muro (utilizzato in combinazione con il gesso o da solo per lavori che richiedono un tempo di lavorazione più lungo);
3) Carta e cartone di vari tipi e misure;
4) Sughero (molto usato nella tradizione napoletana meno in quella romana).
5) Polistirolo Polistirene di varia densità e spessore;
6) Legno di varie misure: compensati ed affini, tavole di vari spessori, listelli, multistrato;
7) Taglierini con lame piccole e grandi;
8) Colla vinilica, colla a caldo, attack, collanti per il polistirolo;
9) Poliuretano in lastre di differente spessore (2, 4, 6 cm)
10) Creta , DAS e argilla in polvere, Cernit.
11) Balsa per modellismo di varie misure
12) Chiodi, martelli, viti per il legno, pinze, tenaglie…;
13) Fil di ferro da carpentiere (molto morbido e malleabile) e normale;
14) Gommapiuma di spessori diversi;
15) Cacciaviti (a punta piatta e a croce), trapano avvitatore e scalpelli;
16) Carta vetrata di diverse misure;
17) Colori (vd capitolo delle colorazioni);
18) Seghe per tagliare il legno, seghetto alternativo;
19) Sacchi di Juta (fibra tessile utilizzata per il trasporto del caffè);
20) Attrezzi per lavorare il gesso: spatole, cazzuola e contenitori per l’impasto;
21) Materiale elettrico ed idraulico.
Diamo ora una rapida descrizione ai materiali ed agli attrezzi che si usano per il lavoro, secondo quella che è stata l’esperienza maturata nel corso degli anni del Gruppo Amici del Presepe di Monte Porzio Catone e secondo quelle che sono le conoscenze comuni e per taluni professionali, significando e ribadendo che la conoscenza e la fantasia possono incrementare la lista sopra proposta. Cominciamo con il materiale che compare sempre nella costruzione del presepe: il Gesso. Il gesso in commercio si trova di due tipi alabastrino e scagliola, la differenza principale sta nell’origine del materiale e nel tempo di essiccazione durante l’utilizzo. Il primo è leggermente più veloce nel tempo di essiccazione rispetto al secondo, la scelta ricadrà su quello più utile alle esigenze, considerando comunque il fatto che non esiste una differenza sostanziale nel risultato.
Il gesso non è costoso si trova in sacchi da 1 Kg fino a 25 Kg.
Si consiglia di non prendere dei quantitativi elevati perché il gesso è un materiale idroforo, cioè attira l’acqua per sua natura, e per questo se lo si tiene per molto tempo all’aria senza essere utilizzato, perde parte delle sue caratteristiche e può pregiudicare il risultato finale. Per lavorare il gesso utilizzate delle spatole apposite, ce ne sono di varie misure e forme, reperibili in esercizi che vendono materiali edili, ferramenta ed in negozi specializzati di belle arti. In questi ultimi si possono acquistare spatole più particolari e delicate con punta arrotondata o appuntita, in molti casi è essenziali per la lavorazione accurata di alcune parti. Il gesso va miscelato opportunamente con l’acqua, sembra una operazione banale ma in realtà occorre una certa attenzione nella preparazione. Le proporzioni tra acqua e gesso dipendono da quanto lo si vuole denso. La densità del gesso si sceglie in base al tipo di lavoro da intraprendere. Se si desidera ad esempio utilizzarlo per creare rocce e montagne e per rivestire della iuta (vedi sezione apposita di questo corso), occorre preparare del gesso non molto denso, che riesca quindi a penetrare nella tramatura della tela; invece per una stuccatura di un muro su cartone o poliuretano (vedi sezione sulle strutture), occorre sicuramente un gesso preparato più denso, tale da garantire stabilità sulla parete.
La preparazione del gesso, che si voglia più o meno denso, inizia comunque dal versare dell’acqua in un contenitore che ne consenta di essere mescolato. È utile ad esempio utilizzare la metà di un palla di plastica ottenuta dal taglio simmetrico di un pallone da calcio reperibile presso qualsiasi negozio di giocattoli. La metà della sfera è molto pratica, specie per essere ripulita alla fine del lavoro. Basta infatti attendere pochi minuti che il residuo in avanzo del materiale indurisca, che con leggera pressione sulla gomma si stacchi da suo interno, consentendone il riutilizzo immediato.
Buon ABC Presepiando a tutti.
(Fonte Gruppo Amici del Presepe di Monte Porzio Catone)
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