La corona d’Avvento vuole annunciare l’avvicinarsi del Natale soprattutto ai bambini, prepararsi ad esso, suscitare la preghiera comune, manifestare che Gesù è la vera luce che vince le tenebre e il male.
La corona di Avvento è un inno alla natura che riprende la vita, quando tutto, sembrerebbe finire, un inno alla luce che vince le tenebre, un inno a Cristo, vera luce, che viene a vincere le tenebre del male e della morte.
La corona di Avvento ha una forma circolare. Il cerchio è, fin dall’antichità, un segno di eternità e unità; qui indica il sole e il suo ciclo annuale, il suo continuo riprodursi, senza mai esaurirsi; esprime bene il riproporsi del mistero di Cristo. Come l’anello, che è tutto un continuo, la corona è anche segno di fedeltà, la fedeltà di Dio alle promesse.
La corona di Avvento annuncia che il Bambino che si attende è il re che vince le tenebre con la sua luce. Ancora oggi la liturgia ambrosiana pone nell’Avvento, il racconto dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme.
Le candele vanno accese una per settimana quando tutta la famiglia è riunita. Di solito l’accensione è riservata al più piccolo, proprio perché questa tradizione è nata per preparare i bambini al Natale.
Durante la settimana si possono accendere le candele (una per la prima settimana, due per la seconda ecc.) quando si prega o si mangia insieme, quando arriva un ospite.
Significato delle 4 candele dell’Avvento
La prima candela, di colore viola o rosso, è la Candela del Profeta, a ricordare le profezie sulla venuta del Messia.
La seconda candela, di colore viola o rosso, è la Candela di Betlemme, a ricordare la città in cui è nato il Messia.
La terza candela di colore viola o rosso, è la Candela dei pastori, a indicare le prime persone che videro e adorarono il Messia; questa candela può anche essere rosa come i paramenti usati dal sacerdote in questa Liturgia.
La quarta candela di colore viola o rosso, è la Candela degli Angeli, i primi che annunciarono al mondo la nascita del Messia.
