Storia e significato dell’anno giubilare

Basilica di San Pietro_1920

Basilica di San Pietro_1920L’anno giubilare è uno degli eventi più significativi per la fede cristiana, un momento di profonda riflessione, preghiera e rinascita spirituale. Ma in cosa consiste il Giubileo e quali sono le sue origini? Ogni quanti anni si celebra e quali riti lo accompagnano? Se vuoi far parte anche tu dei pellegrini di speranza o semplicemente ti incuriosisce la storia dei giubilei, in questo articolo scoprirai il significato del Giubileo, i riti legati all’Anno Santo, ma anche tutto ciò che riguarda il pellegrinaggio e il valore dell’indulgenza plenaria.

Cos’è il Giubileo?

Il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati e delle pene, per questo rappresenta uno degli eventi più solenni e significativi della Chiesa Cattolica, ricco di un profondo valore religioso e spirituale. È un periodo straordinario in cui la Chiesa chiama i cristiani a vivere un tempo di riconciliazione, conversione e penitenza sacramentale.

Ma l’anno giubilare è soprattutto un tempo dedicato a Cristo, portatore di vita e grazia per l’umanità, che ci guida a vivere seguendo il suo esempio. L’invito rivolto a tutti i fedeli è quello di coltivare speranza e giustizia, impegnandosi al servizio di Dio con gioia e pace verso il prossimo. Ed è quanto viene espresso anche attraverso i simboli scelti per rappresentare l’evento: stiamo parlando dell’inno “Pellegrini di Speranza” e del logo del Giubileo, che ci invitano a percorrere il cammino di fratellanza e solidarietà tra i popoli con un profondo senso di unione, superando l’indifferenza che spesso caratterizza i nostri giorni.

La storia e il significato

Le radici del significato del Giubileo si trovano nella tradizione biblica, più precisamente nell’Antico Testamento. La legge di Mosè, infatti, stabiliva un anno speciale per il popolo ebraico: “Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel Paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è il giubileo, esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest’anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo” (Levitico). Il suono di una tromba particolare, chiamata “Yobel” in ebraico, annunciava questo periodo così particolare: da qui deriva il termine “Giubileo”.

Durante questo tempo sacro, si restituivano le terre ai legittimi proprietari, si cancellavano i debiti, si liberavano gli schiavi e si lasciava riposare la terra. Nel Nuovo Testamento, Gesù si presenta come il compimento di questo Giubileo antico, affermando di essere stato mandato per “proclamare l’anno di grazia del Signore” (Isaia), dando così pieno significato alla celebrazione giubilare come simbolo di salvezza e redenzione.

Nel corso dei secoli, questo simbolismo si è ampliato, trasformandosi nell’anno del perdono dei peccati. Il primo Giubileo cristiano fu proclamato nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, il quale stabilì che questa celebrazione si sarebbe ripetuta ogni 100 anni. Tuttavia, con il passare del tempo, la cadenza fu modificata: inizialmente ridotta a 50 anni e poi adattata in base alle circostanze e agli eventi storici.

Nel corso della storia, ogni Giubileo ha portato un messaggio unico di rinnovamento, pace e unità, diventando un punto di riferimento per tutta la comunità cattolica.

Ogni quanto inizia e quanto dura?

Attualmente, i Giubilei ordinari vengono celebrati ogni 25 anni. Fino a oggi, sono stati proclamati 26 Anni Santi ordinari, compreso quello del 2000. Oltre a questi, si contano 95 Giubilei straordinari, indetti per celebrare particolari ricorrenze o affrontare momenti di difficoltà per la Chiesa e il mondo. La durata di un Giubileo è generalmente di circa un anno.

Il Giubileo del 2000 ha avuto un’importanza speciale, poiché ha celebrato i due millenni dalla nascita di Cristo. Questo evento è stato particolarmente significativo, in quanto è stato il primo Anno Santo a cavallo tra due millenni, attirando milioni di fedeli da tutto il mondo per rinnovare la propria fede e rafforzare il legame con Cristo.

In cosa consiste l’anno giubilare

L’anno giubilare consiste in un periodo speciale di celebrazioni e riti sacri che ha come obiettivo il rinnovamento spirituale e la riconciliazione con Dio. Il modo di celebrarlo ha subito cambiamenti significativi nel corso del tempo. In origine, il Giubileo era caratterizzato principalmente dalla visita alle basiliche romane di San Pietro e San Paolo, sottolineando l’importanza del pellegrinaggio come atto centrale di fede e devozione.

Con il passare dei secoli, sono stati introdotti ulteriori simboli e riti, tra cui l’apertura della Porta Santa, un gesto ricco di significato spirituale che simboleggia l’accesso alla grazia e alla misericordia di Dio. Questi elementi hanno arricchito le celebrazioni giubilari, conferendo al Giubileo un valore ancora più profondo e coinvolgente per i fedeli di tutto il mondo, vediamoli insieme.

La porta Santa

Come anticipato, uno degli eventi più significativi del Giubileo è l’apertura della porta Santa, il rito simbolico che rappresenta l’inizio dell’anno giubilare. Le porte sante, secondo la tradizione, sono situate nelle quattro principali basiliche di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Attraversarle significa compiere un gesto di penitenza e rinnovamento spirituale, segnando l’ingresso in un percorso di grazia e riconciliazione con Dio.

Papa Francesco, durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, ha esteso l’apertura della Porta Santa oltre i confini di Roma, permettendo che fosse celebrata anche in cattedrali e luoghi di culto in tutto il mondo. Questa iniziativa ha reso il Giubileo più accessibile, consentendo a un numero maggiore di fedeli di partecipare e attraversare simbolicamente la soglia della misericordia.

Il pellegrinaggio

Il pellegrinaggio è un’altra pratica essenziale durante l’anno giubilare. I devoti si recano in pellegrinaggio a Roma, visitando le basiliche e altre chiese di rilevanza storica e spirituale. Questo viaggio rappresenta un cammino di fede e purificazione: sono diversi i percorsi giubilari che offrono ai fedeli la possibilità di approfondire la loro spiritualità e vivere momenti di preghiera e contemplazione.

Uno dei più famosi è la visita alle 7 Chiese del Giubileo, l’itinerario di circa 25 chilometri istituito da San Filippo Neri nel XVI secolo, che unisce fede, preghiera e spiritualità. I pellegrini visitano le famose 7 Chiese di Roma: San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le Mura, San Sebastiano fuori le Mura, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Ogni tappa offre momenti di riflessione e connessione con la storia della Chiesa, tra reliquie sacre, opere d’arte e simboli della tradizione cristiana.

La preghiera

Ovviamente, la preghiera è uno degli elementi centrali durante l’anno giubilare. I fedeli sono invitati a partecipare a momenti di meditazione, celebrazioni eucaristiche e atti di devozione. È l’occasione giusta per riscoprire la preghiera come mezzo di connessione profonda con la propria fede ma anche con la comunità intera.

Indulgenza Giubilare

Come abbiamo anticipato, durante il Giubileo, i fedeli possono ottenere l’indulgenza plenaria, che rappresenta la remissione totale delle pene temporali per i peccati già confessati. Per ottenere questa indulgenza, è necessario rispettare alcune condizioni: partecipare alla confessione sacramentale, ricevere la comunione eucaristica e recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa.

(Fonte blog.myriamartesacrastore.it/storia-significato-anno-giubilare)

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