Ecco i significati che si celano dietro queste figure. Prosegue il nostro ciclo di articoli riguardanti il ricco universo dei presepi. Dopo aver trattato delle sue origini, etimologiche e non, delle diversi rappresentazioni, affrontiamo oggi i principali personaggi che vanno a comporre il presepe.
Che il presepe abbia tradizioni popolari, questo è noto a molti. Questo nacque proprio dalla volontà di San Francesco d’Assisi nel diffondere e rendere comprensibile un importante passo del Vangelo a tutte quelle persone povere che non sapevano leggere. Da qui possiamo comprendere di aver a che fare con una rappresentazione di devozione popolare creata da persone semplici per persone semplici
Che siano statue o statuine di diverse dimensioni o realizzate con materiali che spaziano dalla resina al legno, queste hanno sempre avuto un ruolo fondamentale. È in un sito come ereligio.com che si possono andare a confrontare molteplici presepi, statue, statuine e molto altro ancora del mondo religioso. Tuttavia, con l’articolo di oggi vogliamo riflettere sui personaggi che compongono proprio il presepe della natività.
Partiamo da quelli che sono i più noti, ovvero da coloro che compongono la Sacra Famiglia: Giuseppe, Maria e Gesù Bambino. Nel presepe Giuseppe, falegname di umili origini, nonché promesso sposo di Maria, viene in genere rappresentato in piedi o in ginocchio, vicino alla mangiatoia con all’interno Gesù, con in mano un lungo bastone ricurvo sull’estremità. Dall’altro lato abbiamo la Madonna, sposa e Madre di Cristo che accettò umilmente il compito che le era stato assegnato da Dio, annunciatole durante l’apparizione dell’Arcangelo Gabriele. Maria viene spesso rappresentata in ginocchio, vicino alla mangiatoia, con le mani giunte, con vesti dai colori delicati come l’azzurro e il bianco, simboli di purezza e spiritualità eterea. Un altro personaggio che certamente non può mancare all’interno di un presepe è la figura di Gesù Bambino, figlio di Dio e principio da cui parte il Cristianesimo. Come già anticipato precedentemente, nel presepe Gesù si trova posto all’interno di una mangiatoia tra i suoi genitori, Giuseppe e Maria.
In quella stessa notte in cui viene celebrata la Natività, ritroviamo anche altri personaggi come i pastori, avvertiti da un angelo del grade evento, e i re Magi, venuti ad adorare il Salvatore. I primi simboleggiano l’umanità che accoglie a braccia aperte la nascita di Cristo, mentre i secondi sono coloro che, venuti da lontano, hanno saputo vedere e riconoscere in Gesù il “re dei Giudei”. Non da meno sono anche le presenza del bue e dell’asinello, dove il bue simboleggia i saggi e i sapienti, mentre l’asinello rappresenterebbe i pagani. Entrambi sono incapaci di allacciare un rapporto consolidato con la fede, in quanto accecati dall’eccesso o dalla mancanza della conoscenza. Esiste, tuttavia, una seconda definizione per questi due animali. A quei tempi l’asino era considerato un animale importante, cavalcato da entità celesti, mentre il bue era un animale dal carattere pacifico che veniva collegato all’importanza del lavoro, schiavo dell’uomo, riconducibile al poi successivo sacrificio di Cristo, vittima immolata per la redenzione degli uomini.
Quelli visti fino ad ora sono i personaggi principali che siamo soliti a vedere all’interno di un presepe, tuttavia tale rappresentazione può essere arricchita dalla presenza di diverse altre figure, come il pescatore, riconducibile a Pietro, simbolo di “pescatore di anime”, o anche perché il pesce è sempre stato utilizzato dai primi cristiani. Abbiamo poi la lavandaia che simboleggia la purezza e la purificazione, nonché testimone della verginità della Madonna. C’è poi l’oste, simbolo del tentatore che vorrebbe distrarre i presenti dalla contemplazione della nascita di Cristo.
Insomma, quello del presepe è un mondo ricco di significati dove la presenza delle statuine di ogni personaggio ha una sua spiegazione e utilità.
Michela Baldassari
(Fonte https://ereligio.com/it/index)
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