«Questa festività vuole soprattutto essere l’occasione per cercare la pace nel proprio cuore e con il prossimo, “ascoltare il pianto del Bambino” e in questo ritrovare il pianto di tutti i bambini vittime. Altrimenti il Natale perde significato». Il Natale non è una favola per bambini.
Così, abbiamo cercato di indicare una traccia attraverso cui riempire di senso il Natale. Questo solco ha il nome di Maria. Quella della Madonna è una presenza costante accanto a Gesù che, dall’Annunciazione fino ai piedi della croce, accompagna, assiste e sorregge suo Figlio così come ci guida e ci accompagna in questo percorso.
Ma la madre non è l’unica presenza femminile ad assistere il Figlio di Dio e gli evangelisti Marco e Matteo annotano la presenza di numerose donne, tra cui la Maddalena, ai piedi della croce (cfr. Mc 15,40-41, Mt 27,55-56).
Anche nella storia di Francesco ci sono donne che lo assistono e sostengono: da Chiara, che lo definisce «padre» nel proprio Testamento, a Jacopa dei Settesoli, voluta dal Santo morente accanto a sé. Come non ricordare, infine, le tante donne che, rimaste vedove, donarono i propri patrimoni contribuendo in maniera decisiva alla realizzazione della Basilica di Assisi. Così come sono le donne che sostengono la prima comunità di Cristo, alla stessa maniera sono le donne a sostenere la costruzione della chiesa dedicata a San Francesco.
Guardando al Sacro Convento di Assisi, alla casa di Francesco, un dono enorme che si può sperimentare quotidianamente è quello di vivere circondati da una delle forme d’arte più incredibili che l’umanità sia stata capace di concepire. Ci si riferisce alle due Basiliche, superiore e inferiore, che oltre a custodire la tomba di san Francesco, ospitano anche una serie infinita di capolavori. Ebbene, la narrazione delle nove “tappe” evangeliche di Gesù bambino, trova uno dei massimi riscontri al mondo proprio in un ciclo di affreschi nel transetto destro della Basilica inferiore: le Storie dell’infanzia di Cristo, a opera della bottega di Giotto.
Nove immagini “altissime” che raccontano una storia incredibile lasciandoci a bocca aperta.
Inoltre possiamo notare che le rappresentazioni delle figure femminili sono fondamentali e lo possiamo apprezzare, nella navata, nei transetti, nella cappella della Maddalena, nelle vetrate della Basilica inferiore.
Tutte le sere, ogni 30 minuti dalle 17.00 alle 22.00, il presepe verrà spento per lasciare spazio ad un video mapping sulla facciata della Basilica Superiore che permetterà allo spettatore di vedere l’interno della basilica ed i suoi affreschi.
Video proiezioni e video mapping su : https://www.nataledifrancesco.it/
La Città di Assisi si trasformerà in un Presepe immaginario, grazie ad un gioco di luci che illuminerà : la Basilica san Francesco, la Basilica Santa Chiara, la Rocca Maggiore, la Rocca Minore, il Monte Frumentario, la Torre Civica di Piazza del Comune e la Cattedrale di San Rufino.
(Fonte https://www.nataledifrancesco.it/)
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