Santuario della Verna e le Foreste Sacre

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santuario-della-vernaSe come tanti siete affascinati dalla storia di San Francesco d’Assisi, non potete assolutamente non conoscere il Santuario della Verna. Si tratta di un sito religioso situato in Toscana, nel pieno della provincia di Arezzo.

Qui la leggenda vuole che il frate umbro ricevette le Sacre Stimmate, durante uno dei suoi tanti viaggi in Italia. Un momento davvero significativo nella vita del Poverello di Assisi, e un pezzo di storia che ancora oggi viene celebrato in questo luogo.

La Verna poi si trova nel cuore delle Foreste Casentinesi, patrimonio dell’Umanità UNESCO e polmone verde d’Italia. Insomma: fede e spiritualità si incontrano, e lo fanno al meglio. Gli ingredienti giusti per un trekking facile, che fa bene al corpo e all’anima. Partiamo?

Il Santuario della Verna si trova a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo. Questo edificio è stato costruito sul Monte Penna, a oltre 1100 metri di altezza. Il centro di Chiusi della Verna dista dal santuario 4 chilometri. Le città più vicine sono Arezzo (46 chilometri), Città di Castello (49 km) e Firenze (91 km).

Quando è stato costruito?

La costruzione de La Verna risale alla prima metà del Duecento. Pare che nel 1213 Francesco, dopo aver incontrato Orlando di Chiusi in Casentino, ricevette da quest’ultimo in dono il Monte della Verna.

Qui il frate di Assisi fondò un “nucleo eremitico”, cioè un luogo dedito alla meditazione e alla preghiera. Il tutto, rigorosamente, in un ambiente ascetico e lontano dalla città.

Dopo la morte di San Francesco e la sua canonizzazione, venne costruita una chiesa nel 1260. Ancora più antica è la “cappella di Orlando” (1218), mentre la Basilica maggiore venne finita solo nel 1509.

Le stimmate di San Francesco

Nel 1224, San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate durante il suo eremitaggio a La Verna Secondo la tradizione agiografica, San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate il 14 settembre 1224. Già da tempo si era stabilito al Santuario della Verna, il luogo dove preferita meditare.

In quel periodo si preparava alla festa di San Michele, e aveva deciso di digiunare per 40 giorni. Durante il digiuno comparvero sulle mani e sui piedi del religioso delle ferite, simili a quelle di Gesù Crocifisso.

Per la Chiesa cattolica, che ha riconosciuto molti episodi di questo tipo successivamente, è il primo caso “storico” di stimmate. La prima attribuzione delle ferite della Crocifissione risale infatti a San Paolo, ed è narrata nella Lettera ai Galanti. Ogni anno, il santuario ospita i pellegrini il 17 settembre, per la ricorrenza liturgica delle Stimmate. La celebrazione prevede una processione fino alla cappella dove sarebbe avvenuto il fenomeno.

(Fonte www.goodtrekking.it)

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