Procedono i preparativi dell’allestimento del tradizionale presepe settecentesco di Sant’Angelo, che quest’anno si arricchisce di novità, come il Centenario del primo presepe monumentale dell’anno 1925, quando la Chiesa era dedicata a Santa Maria degli Angeli ora San Michele Arcangelo, fu realizzato il primo presepio, che nel primitivo nucleo presepiale fu integrato con pezzi di terracotta raffiguranti animali, pastori e anche un fraticello francescano, realizzati a Ruvo nella bottega del figuraio Giuseppe Caldarola. In questa operazione rese il presepio monumentale e consente ancora ad oggi di prendere e occupare quasi integralmente la chiesa dai primi di Dicembre fino al 3 Febbraio , il presepe rimane aperto fino alla tale data nella Solennità di San Biagio Patrono della Città di Ruvo.
Nella preparazione del Presepio tanti giovani e adulti della comunità parrocchiale, sotto la guida di Don Ignazio Gadaleta, stanno lavorando con impegno per dar vita a un’opera di grande bellezza e significato.
Un grazie speciale a due giovani volontari Francesco Zaza e Pasquale Lorusso, che danno tanto entusiasmo in questo importantissimo progetto, portato avanti con passione e dedizione.
Nell’allestimento in quest’anno giubilare 1925-2025, sta coinvolgendo oltre dieci persone, impegnate nella creazione della scenografia, nell’installazione degli impianti di illuminazione e nella costruzione della struttura fisica. Il presepe, di dimensioni notevolmente ampliate rispetto agli anni precedenti, occupa tutto il lato sinistro del tempio, donando alla navata un’atmosfera speciale e avvolgente. Ogni dettaglio è stato curato minuziosamente. Nel progetto del presepio monumentale è stato accompagnato da importanti interventi di restauro che hanno interessato alcune delle figure del presepe, tra cui la Natività.
Nel restauro promosso dal parroco e da tutta la comunità parrocchiale sono emersi dettagli sorprendenti: sul collo di alcune figure sono stati trovati nomi incisi, a probabile testimonianza delle persone che hanno donato queste opere secoli fa. La tradizione napoletana della lavorazione dei pupi è evidente nei materiali usati: teste e mani in terracotta sono innestate su corpi in paglia e filo metallico, una tecnica che conserva la delicatezza e l’artigianalità originarie. Per facilitare la manutenzione, alcuni personaggi sono stati poi trasferiti su nuovi corpi in cartapesta, fedeli all’estetica storica ma più resistenti alle vicissitudini contemporanee. Un grazie speciale a tutti i volontari, per aver recuperato alcune figure storiche, trasferite in altri luoghi intorno agli anni Cinquanta, tra cui i magnifici tre Re Magi, con abiti decorati e i dromedari su cui sono posti, rappresentano un autentico gioiello del presepe. Tuttavia, il loro stato di conservazione richiede interventi di restauro significativi, motivo per cui è stata avviata una raccolta fondi che rimarrà aperta per consentire alla comunità di partecipare alla preservazione di questo patrimonio presepiale.
Il Presepio Monumentale di Sant’Angelo in Ruvo sarà inaugurato e benedetto il 1° dicembre con Santa Messa ore 18.30 che sarà celebrata da Sua Ecc. Mons. Luigi Mansi Vescovo di Andria, per poi rimanere aperto al pubblico fino al 3 febbraio, giorno di San Biagio, in piena sintonia con le tradizioni ruvesi. Durante questo periodo, la comunità e i visitatori potranno ammirare l’opera, apprezzare l’arte e la storia che conserva, e contribuire alla sua cura attraverso le donazioni per il restauro.
Anche riportato e pubblicato nella Rivista “Il Presepio” N.258 di Giugno 2019, per chi volesse parteciparvi al restauro dei personaggi del “Tradizionale Presepe Artistico di Sant’Angelo” può contattare la Parrocchia di San Michele Arcangelo in Ruvo di Puglia alla e.mail: sanmichelearcangelo.ruvo@gmail.com .
Orazio Lovino
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